Fil rouge tra storia e materia

 

Museo Statale di Palazzo Taglieschi

dal 19 Aprile al 4 Maggio 2014

 

I SEGNI NELLA MATERIA

Prosa o poesia? La ceramica si esprime attraverso questi due linguaggi, tanto come oggetto utilitario quanto come opera d’arte, qualche volta l’uno e l’altro riuniti assieme. Una dualità che spiega il successo della ceramica e fonde la sua originalità: possiede il potere di rispondere, simultaneamente, ad una domanda di ordine estetico e domestico.
Per intelligibilità storica la ceramica é l’alternanza dei rapporti che oppongono l’artigiano e la manifattura, la pratica e la ricerca, il decoro e la forma, l’artista infine, pittore, scultore o incisore o ceramista.
L’oggetto diventa così per il creatore l’innegabile testimone, ogni volta unico, dell’antica storia d’amore che dall’alba dei tempi, si crea tra la terra e l’uomo.
Il ceramista deve, ancor oggi, rivendicare a giusto titolo l’atto di conciliazione che compie per foggiare l’oggetto. Per vocazione ricrea gli atti del creatore che al sesto giorno della Genesi, modella la creta per farne un essere a sua somiglianza, il primo Uomo. Questo stesso Uomo lavora la terra per darle una forma, vaso o figura come più desidera. Il ceramista che lavora l’argilla, Kéramon, continua ad integrare il mito nella sua arte: nel suo corpo a corpo con i quattro elementi, esalterà le sue virtù;
è letteralmente con umiltà, che lavorerà l’humus dal quale scaturì, la Terra;
con temperanza, accenderà il suo forno per controllare il Fuoco;
con preveggenza userà l’Acqua;
con forza foggerà le sue forme ben solide per lasciarle alla luce ed all’Aria.
Nonostante la nostra era così sensibile alla “meccanica” e alla “tecnologia”, si continua ancor oggi a riconoscere nell’opera del ceramista la dignità fondamentale delle operazioni dell’arte e quindi del lavoro.
La ceramica contemporanea gode di buona salute. Quando le infinite pulsioni della fantasia, della ricerca, della creatività incontrano i gesti antichi dei modellatori di creta, la ceramica mostra tutta la sua versatilità, rivelando innumerevoli potenzialità espressive.
Nel mondo intero, donne e uomini si dedicano alla cultura del “vaso”. Alla terra danno forma con l’aiuto di un fuoco intorno al quale si sogna di costruire la propria casa. Se c’é un mestiere il quale ha serbato le sue virtù originali, il suo lirismo, é quello del ceramista.

Fanette Cardinali

ARTISTI

FANETTE CARDINALI

La ricerca di Fanette Cardinali è sulla forma e sul colore privilegiando il concetto materico della ceramica e della texture sulla terra, come segno vitale e indelebile dell’uomo sulla creta. Lavora vari tipi di terre, maiolica, semi-refrattario e grés.
La sua attenzione si pone sul ” recipiente” come oggetto unico inerente alla scultura e al movimento con l’intento estetico e poetico che pezzi da lei creati non sono altro che “un’impronta nel tempo”. Apre l’atelier “il Camino”, a Citerna (PG), nel 2007 e collabora con l’amministrazione comunale a realizzare mostre ed eventi culturali.

TONINA CECCHETTI

Tonina Cecchetti è nata a Sigillo (PG), ha conseguito il diploma di Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia nel corso di Pittura e, successivamente, in Alta Formazione Artistica e Discipline dello Spettacolo, il diploma nel corso di Scultura. Attualmente è docente di Design al Liceo artistico di Deruta (PG). Scultrice, realizza opere ieratiche quanto inquietanti. La sua raffinata tecnica di esecuzione si avvale di diversi materiali che vanno dal refrattario cerato all’argento, dal ferro, al bucchero, alla maiolica. Alle sue opere dà titoli frutto di ironici giochi linguistici, ponendo così l’osservatore di fronte allo spiazzante problema della corrispondenza del nome al soggetto. A volte, la ceramica e la terracotta si sposano con materiali di recupero di matrice organica, quali pelli, lane e piume, che portano al superamento e all’annullamento della morte attraverso il riuso e la ricontestualizzazione dei resti animali nell’opera d’arte.  Partecipa a numerose mostre espositive sia in Italia che all’estero.

MIRCO DENICOLO’

Mirco Denicolò è nato nel 1962, ha studiato negli istituti d’arte di Pesaro e Faenza. Si occupa d’arte dal 1985, ha lavorato per l’industria ceramica fino al 2003. Dal 1999 insegna all’Istituto Superiore Industrie Artistiche di Faenza.
Dal 2008 insegna disegno ai bambini nella Scuola Comunale di Disegno di Faenza.

LUCA LEANDRI

Luca Leandri (Deruta, 1964) vive ed opera in Umbria (Italia). Annoverato oggi tra i protagonisti della ceramica contemporanea e di ricerca in Italia, intraprende giovanissimo la strada della scultura, creando forme e sperimentando materiali. E’ proprio questa sua identità di produttore/ricercatore nel campo delle materie plastiche che caratterizza il suo impegno verso lo studio di nuove soluzioni tecniche. Partecipa nei primi anni ’80 alla formazione di un centro per le arti visive “Materiale e Immagine 2”  a Perugia con Mario Mirabassi. Dal  1987 al 1993 partecipa all’ attività dell’ Ass.ne Culturale “Opera” di Perugia, diretta da Bruno Corà. Nel 1995-’96 apre una sua galleria nel centro storico di Perugia, dove, oltre ad esporre le sue opere, invita periodicamente altri artisti a partecipare ad eventi tematici di arte contemporanea. Da oltre 15 anni si dedica completamente alla sua ricerca e produzione artistica, vivendo e lavorando nella sua casa-studio a Marsciano, Perugia.

REGINE LUEG

Regine Lueg è nata a Friburgo (Germania) nel 1949 e si è laureata a Heidelberg in scienze politiche e lingue. Dopo alcuni anni di lavoro nell´amministrazione pubblica si trasferisce in Italia insieme al marito dove iniziano un`attività agricola nelle colline di Urbino. Nel tempo libero si dedica alla ceramica, seguendo vari corsi di formazione in Italia e all´estero. Dal 1998 diventa la sua attività principale. Ha partecipato a diverse mostre collettive e individuali.
Le sue ceramiche non vengono smaltate ma lucidate a pietra (agata) o altro, dopo la cottura vengono affumicate o sottoposte a diversi modi di “Raku”.

EDI MAGI

Edi é nata a Castiglion Fiorentino, citta’ di origine etrusca, nelle colline della Toscana centrale, luogo suggestivo, ricco di testimonianze archeologiche e vivace centro culturale. Da sempre affascinata dalle discipline artistiche, ed attratta dal viaggio come strumento di conoscenza e confronto, ha trascorso gran parte della sua vita visitando altri paesi nei vari continenti.
Ella assimila così le espressioni artistiche di altre culture e allo stesso tempo subisce il fascino dei paesaggi selvaggi e incontaminati, nei quali aria, acqua, terra, fuoco si trovano indissolubilmente uniti. Tutti gli elementi naturali ed umani che l’hanno colpita riaffiorano nelle sue opere, eppure rivisti in chiave del tutto personale. Infatti nelle sue creazioni tradizione e modernità si fondono dando vita a forme inconsuete ed accostamenti originali.

ELENA MERENDELLI

Elena Merendelli è nata ad Anghiari e si diploma all’Accademia di belle Arti di Firenze. Attualmente vive e lavora ad Anghiari, il suo atelier è nel cuore del paese, dove crea ed espone le sue opere, tra queste di particolare rilievo le sculture di terracotta e i dipinti su tavole antiche.
I suoi soggetti sono figure femminili e richiami alla natura, ricorrente è il tema del nido, visto come bozzolo protettivo, nascita, evoluzione. Nel nuovo ciclo di lavori, dal connubio terracotta ferro, le sue donne ri-prendono forma. Elementi simbolici e ricorrenti, sono le chiavi e le serrature. E’ il ferro il protagonista, che inizialmente protettivo come un’armatura, fa da scrigno, poi col tempo si arrugginisce e si corrode, fino a sfaldarsi. Metafora della vita, logorata dall’ inarrestabile processo.

RITA MIRANDA

Rita Miranda è nata a Todi, dove vive e lavora. Ha individuato nella ceramica raku, accostata da autodidatta, la tecnica più adeguata a compendiare le proprie esigenze creative con la sensibilità e l’ispirazione alle forme della natura. Forme organiche, primordiali, embrionali. Sono semi destinati alla germinazione, elementi che si evolvono, si accrescono e si schiudono.
La struttura alveolare vuole rappresentare una sorta di utero in cui si sviluppa la vita, che la protegge, la difende dal mondo esterno consentendo nello stesso tempo l’interazione con esso.
Poi il guscio si ritrae ed emerge il nucleo da cui tutto deriva e trae vita.

 

 

Orari:
Mar. / Merc. / Gio. : 9,00 – 18,00
Ven. / Sab. / Dom. : 10,00 – 19,00

Lunedì chiuso